Semi erranti è un progetto artistico inserito in  un più vasto progetto di rete promosso da Volontarimini, realizzato da Vite in transito in collaborazione con l’artista Giulia Terenzi e del musicista Emiliano Battistini.

Si compone di testi di 7 socie di ViT  e dalle opere dell’artista, ispirate a questi testi, e da una  registrazione sonoro delle voci delle scrittrici che leggono una frase del loro scritto nella loro lingua madre.

Il progetto è stato esposto nel gennaio 2017 al Castel Sismondo di Rimini e nel 2017-18 a palazzo Graziosi nella Repubblica di San Marino.

 

Il seme e il frutto 

In questo momento storico più che mai abbiamo bisogno di creare occasioni di incontro tra persone e culture diverse, di vivere momenti di conoscenza reciproca, per sfuggire alla paura, alla chiusura e al razzismo che rischiano di diffondersi tra noi, alimentati da attentati, guerre,  conseguente afflusso di profughi in Italia e in Europa e da retoriche del disumano. Sono avvenimenti terribili che hanno una portata geopolitica, ma non possiamo delegare agli addetti ai lavori  la loro soluzione e rimanere inerti. Abbiamo bisogno di  strumenti di conoscenza e di narrazioni che possano nutrire la  fiducia negli altri, per continuare a credere nella vita e nel futuro. Abbiamo bisogno di coltivare semi che possono germogliare e dare frutto. 

Semi erranti è un progetto artistico, che vuole rispondere a questo bisogno sociale e culturale e che è già il frutto di un piccolo seme piantato nel 2008, quando è stato realizzato il primo laboratorio di scrittura autobiografica con donne migranti, esperienza privilegiata di narrazioni, condivisione, dialogo, scambio, amicizia tra donne autoctone e donne migranti. Il piccolo  seme è stato negli anni coltivato e ha prodotto altri laboratori, altre narrazioni e relazioni, sino a diventare un’associazione, Vite in transito, appunto, sino a coinvolgere le donne migranti e non in esperienze di cittadinanza attiva. Le narrazioni condivise hanno dato vita a una cultura dell’incontro generativa di nuovi scambi, conoscenze, relazioni.

L’idea di questo progetto  nasce dall’incontro di sette socie di Vite in transito e una giovane artista, Maria Giulia Terenzi. Un incontro creativo, il cui primo momento è un laboratorio, che vede la partecipazione di Fulvia Gemmani, conduttrice dei laboratori di Vite in transito. La condivisione delle narrazioni autobiografiche genera empatia, emozioni, calore e l’artista traduce l’emozione in opera. L’eco dei racconti di Dora, Rihab, Narinè, Mirtha, Zoya, Marcela, Francesca si materializza e prende la forma di un’opera artistica. I semi, che vengono dall’Ungheria, Tunisia, Armenia, Ucraina, Messico, Argentina, Sicilia, hanno bisogno di un terreno in cui radicarsi. Sono stati accolti dall’ascolto di Giulia e dall’ascolto reciproco e si possono radicare nella nuova terra fatta di relazione e di dialogo. Semi erranti parla di sradicamento e di radicamento, di rapporto con la terra e le radici; di memoria e nostalgia; di impegno e fatica a costruire una nuova vita nel nostro territorio. In questa esperienza la scrittura, la narrazione,  la condivisione hanno contribuito a sanare le ferite individuali e hanno prodotto una crescita personale, che inevitabilmente si traduce in  una trasformazione sociale. Il piccolo seme di dialogo interpersonale crea ponti tra qui e là, tra passato e presente, tra culture distanti, e trasforma la società che ospita  questi semi di accoglienza reciproca; e genera futuro. Un futuro generato anche dall’esperienza artistica.

In queste sue opere Giulia stabilisce un rapporto coi materiali usati che ci parla della sua fede nella vita, nello spirito presente nella roccia, nel legno come nella piantina o nel seme; una fede  che diventa amore e cura della casa comune, che sana le ferite della terra e del cosmo. 

Semi erranti  è stata esperienza di arricchimento umano e culturale per ogni partecipante e per chi ha contribuito alla sua riuscita, e  si conclude con una mostra, che comprende le opere di Maria Giulia Terenzi, i testi dei racconti autobiografici, un’installazione sonora di Emiliano Battistini con le voci delle scrittrici che leggono un frammento del loro scritto nella loro lingua madre. 

 

LOCANDINA SEMI ERRANTI

 

Gli artisti e le artiste a lavoro

 

Evento conclusivo – Castel Sismondo, Rimini

 

Evento Finale – Palazzo Graziosi, San Marino